Prima di immergerci nei dettagli tecnici e nelle specifiche che definiscono la qualità dell’acqua, è essenziale considerare le qualità fondamentali che tutti possiamo percepire direttamente: la purezza, il sapore e l’odore. Questi elementi sono spesso i primi indicatori che utilizziamo per giudicare la qualità dell’acqua nel nostro quotidiano.
La purezza
La purezza è forse il criterio più ovvio per la qualità dell’acqua. L’acqua ideale per il consumo umano dovrebbe essere libera da inquinanti nocivi come pesticidi, metalli pesanti (come piombo e mercurio), sostanze chimiche industriali, e microorganismi patogeni come virus e batteri. Le normative governative, come quelle stabilite dall’EPA negli Stati Uniti o dall’Unione Europea, stabiliscono limiti rigorosi per questi contaminanti per garantire la sicurezza dell’acqua potabile.
Sapore e odore
Un buon sapore e una mancanza di odore indesiderato sono segni di acqua di alta qualità. L’acqua non dovrebbe avere sapori o odori forti, che possono essere indicativi di contaminazione o di alti livelli di cloro, utilizzato per la disinfezione. Il sapore e l’odore possono anche influenzare la percezione della qualità dell’acqua e la propensione delle persone a bere la quantità giornaliera raccomandata.
Solo dopo aver assicurato che questi aspetti basilari siano soddisfacenti, possiamo approfondire ulteriormente i parametri scientifici che confermano ciò che i nostri sensi già ci dicono. Analizzeremo quindi come fattori come il pH, la durezza, i solidi disciolti totali (TDS), e la conducibilità elettrica, insieme ai parametri microbiologici, svolgano un ruolo cruciale nel determinare la salubrità e la potabilità dell’acqua che usiamo ogni giorno.
Caratteristiche chimiche e fisiche
PH: Il pH dell’acqua, che indica l’acidità o la basicità, dovrebbe idealmente situarsi tra 6,5 e 8,5, conformemente agli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per garantire un equilibrio che eviti l’aggressività dell’acqua verso le tubature e l’alterazione del sapore. Il ph ideale è quindi compreso tra questi valori ed assicura il miglior equilibrio tra sicurezza e comfort per il consumo umano.
Durezza: misurata in gradi francesi (°f), la durezza dell’acqua riflette la concentrazione di calcio e magnesio. Questo parametro è essenziale per determinare il potenziale di formazione di calcare nelle tubature e di alterazione di apparecchi elettrici come caldaie e lavatrici. Le acque possono variare da molto dolci a molto dure.
Acque leggere o dolci: < a 15°F
Acque mediamente dure: durezza compresa tra 15 e 30°F
Acque dure: durezza > a 30°F
Residuo fisso (TDS): chiamato anche Total Dissolved Solids (TDS), il residuo fisso misura la quantità totale di sostanze minerali disciolte nell’acqua. Secondo le normative, il valore massimo raccomandato è 1500 mg/l. Le acque si classificano in minimamente mineralizzate (fino a 50 mg/l), oligominerali (fino a 500 mg/l) e minerali (fino a 1500 mg/l).
Conducibilità elettrica: un’altra misura importante è la conducibilità elettrica, che indica la capacità dell’acqua di condurre elettricità, strettamente correlata al contenuto di sali minerali. Un valore alto può indicare una bassa presenza di minerali disciolti.
Se hai bisogno di conoscere i parametri analitici di norma, registrati dal ministero della salute, puoi consultare questa tabella, mentre per i valori dell’acqua di Torino e provincia li trovi qui sul nostro sito.
Come avere acqua buona da bere sempre
Nonostante l’acqua possa essere controllata all’acquedotto, è possibile che subisca alterazioni nelle tubature domestiche o anche nei luoghi di lavoro come uffici, ristoranti e aziende. I test fai-da-te potrebbero fornire un primo approccio per verificare la qualità dell’acqua ma il nostro consiglio è di affidarsi ad un’analisi professionale, anche rivolgendosi ad aziende come Tecpur che si occupano di sistemi di purificazione ed erogazione d’acqua, questo approcio garantirà che la verifica sia efficace.
Che si tratti di migliorare l’acqua che beviamo a casa, di garantire ai dipendenti un ambiente di lavoro salubre, o di offrire ai clienti di un bar o ristorante acqua microfiltrata, l’investimento in sistemi adeguati di filtrazione e purificazione dell’acqua è sicuramente la soluzione migliore.
I sistemi di filtrazione e purificazione dell’acqua moderni, come l’osmosi inversa e la microfiltrazione, offrono soluzioni efficaci per affrontare una vasta gamma di problematiche legate alla qualità dell’acqua. Questi sistemi possono rimuovere contaminanti specifici, come cloro, pesticidi, metalli pesanti e microrganismi, migliorando notevolmente purezza, sapore e odore dell’acqua. L’osmosi inversa, ad esempio, è particolarmente efficace nel ridurre la salinità e nel migliorare il sapore dell’acqua, mentre la microfiltrazione è ideale per eliminare particelle più grandi e migliorare la chiarezza dell’acqua.