AcquaConsumo consapevoleFebbraio 9, 20210Bere Acqua del Rubinetto: una scelta sicura e consapevole.

L’acqua del rubinetto può avere origini di vario tipo, può essere prelevata direttamente da una fonte e avere già buone qualità naturali, oppure in alcuni casi può aver bisogno di trattamenti che ne migliorino le caratteristiche chimico-fisiche o che ne migliorino le qualità organolettiche.
Tutte le acque del rubinetto vengono sottoposte a disinfezione per proteggerle durante il tragitto nelle tubature fino alle nostre case.
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Ci sono insenature dove l’acqua pare una cosa da bere con gli occhi, come una luce mai vista.
Fabrizio Caramagna

Acqua del rubinetto: cosa dice la legge?

La legge italiana prevede un minimo di 4 analisi all’anno, numero che aumenta in base al volume di acqua distribuito ogni giorno e alle caratteristiche dell’acquedotto, contro soltanto 1 controllo all’anno per quelle in bottiglia. Le analisi sono svolte sia dalla società che gestisce l’acquedotto che dalle Asl, quindi da due soggetti indipendenti tra loro, che svolgono analisi su 67 parametri, più di quelli previsti per le acque in confezione.

In poche parole, l’acqua che arriva nelle nostre case, non ha niente da invidiare a quella in bottiglia dal punto di vista della qualità, e anzi è molto più sicura di quella che compriamo al supermercato ed è assolutamente più economica.

Acqua di casa: una questione di buon gusto!

Spesso però non ci fidiamo a berla, magari perché arriva con un sapore non proprio gradevole. Il più delle volte dovuto al cloro usato per la disinfezione, nel qual caso, essendo il cloro un elemento volatile, basta lasciarla arieggiare per una mezz’ora nella brocca prima di consumarla e il gusto migliora. Può anche succedere che non sia solo il cattivo sapore il problema.

La società di gestione del servizio idrico ha la responsabilità di garantire la qualità dell’acqua fino al contatore, dopo di che è responsabilità del padrone di casa o del condominio garantire che le tubature finali siano in buono stato in modo da non alterare la qualità dell’acqua.

Sarebbe buona prassi dunque informarsi e controllare lo stato delle tubature della propria abitazione, e nel caso intervenire con sistemi di filtrazione e purificazione domestici.

Come migliorare la qualità della vita rispettando l’ambiente.

Per ridurre gli sprechi e rendere le nostre case più confortevoli, sono oggi disponibili materiali, tecnologie e soluzioni innovative che permettono di risparmiare sulle bollette e di vivere meglio all’interno delle mura domestiche.

L’abitudine al consumo di acqua in bottiglia nasconde in se effetti molto negativi su clima e ambiente.

Basti pensare alle spese per trasportarla e l’impatto inquinante dei camion utilizzati per tale scopo. Senza pensare ai milioni di bottiglie di plastica stoccate in modo approssimativo che una volta usate non vengono riciclate, alimentando così l’inquinamento globale.

Considerate che ogni 5 giorni, un italiano produce in media 1 chilogrammo di rifiuti plastici.

Tanto…troppo! Soprattutto a fronte del fatto che su scala europea il 40% della plastica viene persa e non avviata al riciclo.
Tra i maggiori imputati della situazione attuale è proprio l’acqua in bottiglia. Figuratevi che in Europa ogni anno si consumano 46 miliardi di bottiglie, con il triste primato assegnato all’Italia. Tutto solo per una costosissima abitudine.

In tal senso, il ricorso ad un migliore utilizzo dell’acqua del rubinetto è il primo importante passo verso un utilizzo più virtuoso delle risorse del pianeta.

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